RASSEGNA
STAMPA
ORUNE. «Siamo qui per dire che determinate azioni sono sbagliate, che le strutture servono per fare sport, vivere nel sociale. Ci incontriamo per condannare un atto non certo nobile». L'ha sostenuto il
Presidente Provinciale Uisp, introducendo la manifestazione "Sport e Solidarietà", organizzata da
Uisp, amministrazione comunale, Polisportiva, in merito agli spogliatoi distrutti da una bomba nel marzo scorso.
Gli spogliatoi sono stati rifatti sotto le tribune, con il contributo di enti e associazioni. Per l'occasione è stato disputato un triangolare di calcio tra la
Rappresentativa Regionale Uisp, Ottana Calcio e
Polisportiva Orunese. Ha vinto la squadra locale che ha messo in fila nell'ordine Ottana Calcio e Rappresentativa
Uisp.
Uno spettacolo avvincente come dire che lo sport è il collante per la società civile. Sono intervenuti, fra gli altri,
Nicola Porro e Bruno Bianchina, rispettivamente
Presidente Nazionale e Regionale Uisp, che hanno consegnato al sindaco
Francesco Berria un assegnato di 8.000 euro raccolti durante il congresso nazionale Uisp di Monte Silvano, subito dopo l'attentato, e i bronzetti capo tribù al
Sindaco di Orune e Ottana (oltre 50 euro a quest'ultimo); Francesco Licheri,
Presidente della Provincia (deliberati a suo tempo circa 10.000 euro per le attrezzature alla Polisportiva) con l'assessore
Ciriaco Davoli; il sindaco di Orune Francesco Berria con la giunta municipale e il
Sindaco di Ottana Peppino Fenudi. Da parte di tutti gli intervenuti è stato ribadito un no secco alla violenza. Una condanna senza appello. «No alla violenza, no a tutte le violenze, devono trionfare le ragioni dell'intolleranza», ha sostenuto il sindaco Berria nel ringraziare
don Ciotti, Libera e l'associazione Uisp,
Provincia e privati «per quello che hanno fatto - e precisando che -
si tratta di una cosa diversa dai signori della Costa Smeralda». Una nota: la ditta Arp di Nuoro contribuirà con l'arredo per gli spogliatoi. Da parte di Berria non sono mancate frecciate al presidente della Regione Pili accusato di aver «favorito» amministrazioni amiche e ignorato altre. Quindi l'invito a recarsi a Orune e negli altri paesi che «non vi sono gli amici» superando
"le furberie". Niente graduatorie speciali, ma solo il rispetto dei diritti. Sullo stesso tono l'intervento del presidente Licheri che ha rinnegato le
elemosine e rivendicato i diritti e ha esaltato il "sostegno" di
Uisp, Libera e Provincia «fatto senza sbandierare ai quattro 20». Si chiedono i diritti e pertanto rientrare "le risorse distorte". «Non c'è politica regionale che tenga, noi faremo la nostra battaglia coniugando i nostri diritti e, sport e spettacolo, per una nuova stagione». Il
Presidente Nazionale Uisp Nicola Porro ha sostenuto: «Lo sport è un autentico diritto di cittadinanza; è un componente della nostra cultura civile». Un diritto e non un favore. Per questo lo sport va sostenuto. Infine, ammirando lo stupendo paesaggio dell'altopiano, ha lanciato l'invito alla comunità orunese affinché resti «una comunità speciale per quanto riguarda l'ambiente, quello scenario per l'attività non solo e prettamente competitiva». Di fallimento a livello nazionale e regionale, tra la politica e lo sport ha parlato il responsabile
dell'Uisp Sarda
Bruno Bianchina. E giù la condanna per i miliardi concessi al Cagliari e alla Dinamo Sassari e ben poco per "lo sport diffuso".
di
Bernardo Asproni
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