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FORMAZIONE
LEGA CALCIO |
Stagione
2007 - '08 |
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FALLI
E SCORRETTEZZE |
Sanzioni disciplinari per le condotte gravemente sleali verso chi
impedisce una chiara occasione da rete
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Domanda:
Gentile Comitato UISP, con l'avvio del Campionato Amatori, vorrei capire se certe regole della Uisp sono rapportate alla
Figc, per esattezza: E ancora: il fallo da ultimo uomo è da
espulsione? Chiedo una risposta, per evitare incomprensioni e diversità di interpretazione della norma tra stessi arbitri UISP e tra UISP e FIGC, nella durata del
Campionato Amatori, essendo io allenatore e giocatore dell'Amatori Guspini. Ringraziandovi anticipatamente, in fede Costorella
Gianni.
Risposta:
Essendo la domanda molto generica possiamo affermare che
non è prescritto nel Regolamento alcun fallo da ultimo
uomo, ma cercando di interpretare la
richiesta del dirigente, sotto questo idioma mediatico, che non rende facile la comprensione del dettato regolamentare, si rappresentano i falli che possono essere ricollocati nella
condotta gravemente sleale "falli che impediscano alla squadra avversaria di segnare una rete o la privano di una evidente occasione da
rete"
sanzionabili con l'ammonizione o l'espulsione a
seconda dei casi.
Per cercare di essere il più esaustivi possibile si
prenda in prestito una nota chiarificatrice presente nel nuovo regolamento F.I.G.C.:
LA CONDOTTA GRAVEMENTE SLEALE
Racchiuse nell’espressione “condotta gravemente sleale”, la regola 12 prevede due diverse infrazioni punibili con l’espulsione del calciatore, che…
A) Impedisce alla squadra avversaria, toccando intenzionalmente il pallone con le mani,
1. la segnatura di una rete;
2. un’evidente occasione di segnare una rete.
(ciò non si considera un’infrazione per il portiere all’interno della propria area di rigore)
B) Impedisce ad un calciatore avversario che si dirige verso la propria porta, mediante un’infrazione punibile con un calcio di punizione o di rigore, un’evidente occasione di segnare una rete.
Analizziamo ora nel dettaglio i due casi:
• L’infrazione (A) contiene al proprio interno due diverse ipotesi: una prima di più immediata comprensione ed una seconda che si può accostare all’infrazione (B) per via dell’espressione comune “un’evidente occasione di segnare una rete”.
• L’infrazione (A.1), infatti, si riferisce ad un caso facilmente identificabile: mentre il pallone sta per entrare in porta (a seguito di un tiro, di un colpo di testa, di una deviazione qualsiasi) un difendente per evitare che sia segnata la rete, mediante un “fallo di
mano”, impedisce al pallone di oltrepassare la linea di porta.
• Le infrazioni (A.2) e (B), invece, comprendono una vastissima moltitudine di ipotesi contemplate appunto nel l’espressione che le accomuna.
• È necessario, quindi, al fine di assicurare la maggiore uniformità di giudizio e la minore discrezionalità di valutazione indicare i CRITERI che consentono di definire
EVIDENTE un’occasione di segnare una rete:
1) La direzione dell’azione: il calciato- re deve dirigersi verso la porta avversaria e non genericamente verso la linea di porta o ancora peggio verso un angolo
del terreno;
2) La probabilità di controllare il pallone: il calciatore deve essere in possesso del pallone o deve poterlo raggiungere e controllare facilmente;
3) Il numero dei difendenti capaci di intervenire nell’azione e la loro dislocazione (uno o nessuno tra il calciatore e la porta, oltre a colui che commette il fallo);
4) La posizione dove è commesso il fallo (più lontano è dalla porta, meno probabile che l’opportunità sia EVIDENTE);
5) C’era una concreta probabilità che l’attacco producesse un tiro in porta e, quindi, una rete se non fosse stato interrotto scorrettamente?
• Se manca uno qualunque di questi elementi, l’occasione di segnare una rete non può definirsi EVIDENTE. Inoltre, la presenza di ciascuno di questi elementi deve essere “chiara” perché l’espulsione sia appropriata secondo la Regola 12.
Gli arbitri devono ricordare che la condotta gravemente sleale si concreta sia con i falli punibili con un calcio di punizione diretto (o di rigore) sia con quelli punibili con un calcio di punizione indiretto.
Se l’arbitro applica il vantaggio durante un’evidente opportunità di segnare una rete, il calciatore colpevole alla prima interruzione del gioco non sarà espulso, ma ammonito. Se, però, l’infrazione commessa merita di per sé l’espulsione, il calciatore sarà espulso non per aver impedito l’evidente opportunità di segnare una rete, ma per il tipo di fallo.
Per l’ultimo dubbio penso sia importante, vista la nostra partecipazione all’ultimo seminario di formazione
di Lanusei del 13-10-2007, riportare la frase che come UISP a livello arbitrale e a livello regolamentare non inventiamo nulla è già tutto inventato. Possiamo solo in piccolissima parte adeguare una o due regole, con piccolissime variazioni, alle nostre esigenze di Ente di
Promozione Sportiva a carattere inclusivo, non professionistico, non mirato alla prestazione ma alla partecipazione confrontandosi agonisticamente con l’avversario a cui si deve portare rispetto, poiché con lui, grazie a lui riesco a realizzare il mio momento di
sport per TUTTI.
Questa risposta è una iniziativa della UISP di Cagliari ed un servizio proposto in collaborazione col Responsabile del Settore Tecnico Arbitrale della Sardegna, Pierpaolo Franceschi , divulghiamo la lettura attenta e la conoscenza del regolamento tra giocatori e dirigenti.
Chiedere non costa nulla, informasi è un proprio diritto.
"Il Calcio è solo un gioco"
formazione.calcio@uispcagliari.it |
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